Provenza con due bambine piccole, viaggio itinerante di 5 giorni tra le gole del Verdon, i campi di  lavanda della Provenza e Arles? Fatto.

Un massacro, onestamente, amo viaggiare da sempre e qualche cosina ho fatto già con le bimbe, ma un viaggetto itinerante in macchina, con spostamenti di centinaia di chilometri al giorno e cambiamento di albergo quasi ogni sera… con una piccola di 4 e una di 1 anno non è stato semplice.

Ne è valsa la pena? senz’altro!

Non solo perchè ho ritrovato quel senso di avventura e di appartenenza al mondo che mi mancava da qualche tempo, ma anche perchè alle piccole è piaciuto molto, la grande in particolare si è dichiarata felice di questo viaggetto fatto con mamma papà e sorellina.

Ecco dunque l’itinerario giorno per giorno, dove abbiamo mangiato e dormito, se consiglio o meno gli alloggi, e le attività  svolte e i chilometri percorsi.

Spero di essere di aiuto e anche di ispirazione, buona organizzazione del vostro viaggio!

GIORNO 1 (378 km) : partenza dalla nostra base, Pavia, direzione Soleilhas, un paesino di 110 anime sulle Alpi della regione Provenza-Costa Azzurra in Francia, che abbiamo raggiunto in mezza giornata di viaggio, con autostrada fino a Caignes sur mer e poi strada statale, tra montagne, boschi e paesini medievali, in particolare ci siamo fermati per una merenda a Entrevaux,  borgo con una cittadella da raggiungere con una bella passeggiata che si inerpica sul fianco della montagna (che non abbiamo fatto causa temporale in arrivo), con viuzze strette e alte e un’atmosfera da “Frittole” , il famoso paese di Benigni e Troisi.

Da lì, 30 km ci separano dalla meta, scelta come base per partire il giorno successivo per le Gole del Verdon. Dopo una strada come me, “tutta curve”  😀 😀  arriviamo a Soleilhas. Il nostro hotel, l’unico del paese, si chiama Lou Jas, da fuori non sembra granchè, e anche dentro… hihihi, ma in realtà la camera è pulita. Non aspettatevi lusso, siamo lontanissimi da questo, però è decorosa, soprattutto il bagno e le lenzuola, sono puliti, la camera è piccola, ma per una notte va benissimo, soprattutto quando il prezzo è di 61 euro per la camera per 4 persone (bimbi sostanzialmente gratis). La cena è nell’unico ristorante del paese, quello dell’hotel, che in effetti supera le aspettative, con un menù per i grandi che prevede antipasto a buffet (tutto fatto in casa dal gestore, dalla insalata russa al cous cous alla trota in carpione), primo o secondo (abbondantissimo, potrebbe esservi sufficiente anche solo un piatto), dolce, tutto buono e anche inaspettatamente ricercato. Per le piccole una buona pizza trova sempre ragione d’essere. Dopo cena una passeggiata a piedi per le viuzze del paese, con quel buon odore di stallatico e fieno che caratterizza i villaggi di montagna e che a me piace molto, poi nanna. La colazione l’abbiamo fatta fuori, ma sembrava invitante, abbiamo giusto preso un caffè, decente per essere la Francia 😉 accompagnato dagli ottimi biscotti fatti in casa dall’omino. Pronti per le Gole del Verdon.

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GIORNO 2 (295 km) : cinture allacciate, si parte per le Gole del Verdon, il Grand Canyon d’Europa. Noi abbiamo scelto di percorrere l’itinerario sulla rive gauche del fiume, la cosiddetta Corniche Sublime, perchè le strade sono tortuose, la nostra macchina è grande e io soffro di vertigini…quindi la Routes desCcretes che avevo letto essere molto stretta l’abbiamo scartata. Da Soleilhas, direzione Castellane e poi Trigance, da cui parte l’itinerario. Il fiume era in secca perciò si intravedeva solo il suo azzurro verde sul fondo della gola, ma lo spettacolo è comunque mozzafiato, ci siamo fermati nei vari belvedere per le foto di rito; dopo il balcon de la mescla, abbiamo attraversato un ponte su cui era approntato un gazebo in cui ci si preparava per fare bungee jumping…per i più forti di cuore. Il percorso sul gran Canyon d’Europa continua ancora per qualche kilometro, con scenari al cardiopalmo per poi concludersi in corrispondenza del Lago di Sainte Croix , in cui si getta il fiume Verdon.

Pian pianino abbiamo proseguito per raggiungere la nostra destinazione finale del giorno, Montelimar, capitale francese del torrone e sede della festa della lavanda in uno degli scorsi weekend. Nel frattempo ci facciamo consigliare l’itinerario da seguire: o verso nord ovest passando per Digne-les-baines e Laragne, oppure dalle parti di Valensole, altrettanto e ancora più famosa anche da noi in Italia per la festa della lavanda che segna il culmine dell’estate, e optiamo per questa strada. Scelta azzeccata perchè attraverseremo strade affiancate da sterminatei campi di lavanda, dove non sono mancate le foto di rito, insieme a millemila turisti giapponesi che erano animati dalle stesse intenzioni. Nel frattempo ci fermiamo però a Moustiers-Sainte-Marie, meraviglioso, affascinante paesino arroccato tra due massicci rocciosi, famoso per le sue maioliche bianche. Narra una leggenda che il cavaliere di Blacas, per ringraziare la Vergine di essere tornato sano e salvo dalle crociate, fece issare una stella appesa fra le due pareti di roccia con una catena. E ancora oggi la stella veglia sulle teste degli abitanti del villaggio. Nonostante i turisti, troviamo parcheggio senza troppa fatica e ci arrampichiamo per le viuzze del paese, affascinati dall’atmosfera incantata e pranziamo all’aperto in una brasserie con le tipiche galettes di grano saraceno, ovvero crepes salate, e del dolce sidro per annaffiarle. Confermo che nei ristoranti francesi, per lo più tutti hanno un seggiolone per i bambini, anche nei luoghi più sperduti , e anzi lo ritengono talmente scontato da fare una smorfia quasi risentita quando se ne chiede la disponibilità….non sanno che da noi così scontato non è!!

Si riparte dopo pranzo per Montelimar, percorrendo con calma la strada tra i campi di lavanda e passando per Valensole, attraversando un paesaggio da sogno lungo una strada tra le campagne, fiancheggiata da queste sterminate distese viola, tra le quali la foto di rito è d’obbligo, a volte affiancati da campi di girasoli a perdita d’occhio, un contrasto vivido tra colori forti. Ci sono peraltro lungo la via numerosi banchetti dei produttori locali di olio essenziale, saponi e varie preparazioni a base di lavanda, da cui è vantaggioso acquistare a prezzi concorrenziali.

A Montelimar abbiamo alloggiato in un hotel della catena Ibis, che era sostanzialmente invaso da famiglie con bambini come noi, attirati dalla buona posizione e dal budget  contenuto. Comodo e pulito, è stato una buona soluzione.

Cena in centro a Montelimar, città che mi ha un po’ deluso, mi aspettavo qualche evento organizzato per la festa della lavanda, come indicava il calendario che avevo consultato, ma in realtà non abbiamo trovato nulla di interessante…anyway, abbiamo cenato in una brasserie della catena “La boucherie”, servizio rapido ed efficiente, menù bimbi a cifra irrisoria (tipo 4,90 euro), ottimo foie gras e mules frites. Piccolo plus: regalo di benvenuto ai bimbi con pastelli e un librino da colorare al tavolo. La sera successiva abbiamo invece optato per una buona crepe da Yannik, sempre in zona centro vicino al viale principale (Allees provencales). In realtà avevo adocchiato un ristorantino a Saint Marcel les Sauzet, le Prieuré, che  mi sembrava un localino delizioso, ma dopo una giornata trascorsa per gran parte in macchina (vedi giorno 3), non avevamo voglia di affrontare altri km per andare a cena fuori porta; però può essere un’opzione.

Dopo cena potete approfittare della vicinanza al parco comunale, curatissimo , con un laghetto e una piccola zona destinata agli animali: capre, galli e galline e un bellissimo pavone.

GIORNO 3: questa giornata è stata molto molto bella. Siamo partiti con calma al mattino per percorrere con la macchino un circuito che avevo individuato prima di partire, così organizzato: Montelimar –> Salettes, 23 km di distanza, passando per Charols, dove ho visto una residenza con chambres d’Hotes chiamato Les Cigales, esattamente posizionato in mezzo a due campi di lavanda. La prossima volta ci siamo ripromessi di fare il viaggio appoggiandoci a chambres d’hotes, per vivere l’esperienza di viaggio percorrendo strade alternative. Si prosegue per –>Le poet laval, 9,5 km per arrivare a questo borgo dove ci siamo fermati e abbiamo fatto un giretto per le viuzze strette e protette dal forte sole,  abbiamo preso un caffè sulla magnifica terrazza di un relais chateau di nome Les Hospitalier, ideale per una vacanza nel totale relax in mezzo alla natura, ma senza rinunciare al lusso, e poi abbiamo proseguito verso –> Dieulefit, 6 km –>Montjoux 11km –> Taulignan 14 km, dove ci siamo fermati per fare due passi e cercare un  locale per il pranzo, ma l’unico ristorantino , con un bellissimo dehors all’ombra in cui già pregustavo di sedere, non accettava ulteriori prenotazioni, quindi abbiamo girato come anime in pena per mezz’ora buona nei paesi limitrofi prima di trovare un locale aperto.

Comunque il percorso è stato : –>Salles sous bois –>Grignan–>Roussas –> La Gard Adhemar, dove abbiamo pranzato e da cui siamo ripartiti alla volta di Pierrelatte, sulla strada verso Montelimar, dove abbiamo trascorso il pomeriggio nella bellissima Farm aux crocodiles:  ingresso 17 euro l’adulto, 11 euro bambini 3-12 anni con speciali tariffe per le famiglie più numerosse, un bellissimo viaggio in un clima da foresta pluviale (umidità 200%) su passerelle e percorsi attraverso le grosso vasche riservate ai coccodrilli, di varie specie, da quelli del Nilo, i più numerosi, ai gaviali del Gange, ai coccodrilli delle Filippine fino ai due alligatori albini . In più ci sono serpenti, tartarughe e uccelli vari, e non mancano possibilità di gioco con attività tipo parco avventura, sia all’aperto sia al chiuso. Ottimo investimento per grandi e  piccini per trascorrere un pomeriggio divertente.

GIORNO 4: anche questa giornata è stata densa di eventi e di colori. Siamo partiti presto al mattino da Montelimar per Gordes, per raggiungere la famosa Abbazia di Senanque (102 km circa), che non ha deluso le aspettative e si è rivelata splendida come speravo. La lavanda era ancora in fiore e colorava i campi antistanti l’abbazia, con scenari mozzafiato che ho provveduto a fotografare in abbondanza. Potete trovare le info pratiche per le visite guidate in questo sito,  vi dico solo che il parcheggio turistico , gratuito, proprio di fronte all’abbazia nonostante il massivo afflusso di turisti ha un buon ricambio perciò si trova senza fatica, e che il giro è fattibile con passeggino.

Piccolo shopping presso il negozio dove si possono acquistare prodotti dei monaci che abitano l’Abbazia, le cui entrate servono in parte a sostentarli, ci dirigiamo quindi verso il Colorado francese di Roussillon (15 km), che si raggiunge a piedi da un percorso che inizia dal centro della città, dove potete parcheggiare l’auto, e che si chiama Le sentier des ocres. Ingresso 2,5 euro ciascuno per l’adulto, bimbe gratuito, abbiamo scelto l’itinerario un poco più breve (quello giallo); è anche possibe percorrere quello rosso, lievemente più lungo con una deviazione nel boschetto. Qui il passeggino è bandito, ve lo fanno lasciare all’ingresso, noi avevamo il marsupio ma se il vostro pupo è pesantuccio (come la mia Nana2), meglio uno di quegli zaini da mettere in spalla e non sul davanti. Comunque il percorso è fattibilissimo per bambini a piedi (la mia Nana1 ha 4 anni e non ha avuto difficoltà).  Ci siamo vestiti di scuro e con le scarpe chiuse, ma c’èuna fontanella fuori dal percorso per lavarvi i piedi se avete le scarpe aperte; se non ci si vuole sporcare con l’ocra, si può farlo, basta non vestirsi proprio di bianco e non rotolarsi nel terreno, ma alla fine del percorso è bastata una salviettina per ripulire la Nana1 che aveva abbondantemente usufruito del terreno per pitturarsi faccia e  mani. Bellissimo.

Gelatone alla fragola e basilico in paese, giretto per le vie quasi deserte e ispirazione con i colori delle case per pitturare casa mia, ripartiamo quindi per Bonnieux, una deviazione sul percorso che abbiamo voluto fare per visitare una vignerie, lo Chateau La Canorgue, che se avete visto il film di Ridley Scott con Russel Crowe e Marion Cotillard, “Un’ottima annata”, rinonscerete quale set in cui è ambientata la storia, e che anche nella realtà è sede di un’azienda vinicola che produce dell’ottimo rosso, il Coin Perdu del film che abbiamo provveduto ad acquistare per rivevere anche a Pavia la magia del sole e dei profumi della Provenza. La villa purtroppo non è avvicinabile nè tantomeno visitabile, l’abbiamo ammirata da sotto la famosa balconata.

Ripassando attraverso i campi di lavanda, ci dirigiamo verso Arles, dove ci attendeva la piccola Hostellerie de la Source, dotata di piscina privata dove abbiamo brevemente pucciato le nane per rinfrescarle e rinfrescarci, prima di una passeggiata in città. Di questo hotel posso dire che nonostante il fascino decadente e il prezzo abbordabile per una famiglia con bimbi, non è stato il massimo: niente ascensore e due rampe ripide di scale per accedere alla camera, camera senza aria condizionata dove abbiamo fatto la sauna tutta notte (il piccolo ventilatore ce l’ha messa tutta ma ha fallito), e la stanza è un po’ agee…detto questo, per una notte è andata bene. La sera abbiamo passeggiato per Arles, che è bellissima come mi aspettavo, di atmosfera rilassata ma vitale, e ci siamo regalati una paella camargaise prima di ritornare distrutti in hotel.

GIORNO 5: si riparte per affrontare i quasi 500 km che ci separano da casa, Pavia, con l’allettante intermezzo di un pranzo con i nostri cari amici sulla riviera ligure dove trascorrevano le vacanza, che a noi ha anche concesso di spezzare un po’ il viaggio, e torniamo a casa stanchi ma felici, come si suol dire, soprattutto con la promessa di ripetere l’esperienza che nonostante l’impegno costante delle due bimbe, ci ha donato tanti amabili paesaggi e un’esperienza di viaggio da regalare alle nostre piccole giramondo, tant’è che la Nana1 ha esclamato una sera improvvisamente: che bella vacanza, sono felice!!

Info utilissima: scaricate l’app Navmii Francia, che consente di navigare offline, selezionando l’opzione tra le preferenze, in modo da avere un navigatore aggiornato per trovare  le strade in giro per la Francia. E’ gratuita e ovviamente esiste anche per l’Italia.

Vi segnalo al link in evidenza un altro sito da consultare per pianificare il vostro viaggio.

Aspetto i vostri commenti e le vostre segnalazioni!! A bientot 🙂